Febbraio nero per i bitcoin: la criptovaluta crolla il Borsa. Cosa ci dice l’andamento dei mercati.
I bitcoin affondano in Borsa e si adeguano al mercato. Dopo aver spiazzato gli investitori per anni, le criptovalute iniziano ad essere inquadrabili o quantomeno decisamente meno imprevedibili. Di fatto sembrano rispondere alle logiche del mercato tradizionale.
Bitcoin, l’andamento in Borsa a febbraio
Arrivati alla seconda metà del mese di febbraio, in una settimana bitcoin ha perso il dieci per cento circa.
Ma cosa significa questo calo? Come possiamo leggere questo dato? Di fatto, sostengono gli esperti, le criptovalute sembrano rispondere alle leggi tradizionali della finanza. E quindi risentono, come altri titoli, della crisi in Ucraina, ad esempio, delle politiche economiche a livello internazionale.
Di fatto le criptovalute si sono standardizzate. Dopo una prima fase durante la quale non era chiaro cosa fossero, quali potenzialità avessero e chi fosse disposto ad investire, ora le monete virtuali sono state inquadrate in schemi precisi. Sono diventate una valuta riconosciuta, accettata ed utilizzata. In altre parole, le criptovalute sono di moda. Questo ovviamente ha dei vantaggi. Il fatto che anche grandi realtà investano in bitcoin, ad esempio, ovviamente allunga la vita delle monete virtuali.
Di seguito l’andamento della Borsa in tempo reale.
Il problema della volatilità
Il problema principale, quello storico delle criptovalute, è rappresentato dalla volatilità. Non siamo di fronte a dei titoli stabili, che vivono di leggere oscillazioni. Siamo di fronte a titolo che vivono di impennate vertiginose e crolli repentini anche nel giro di pochi giorni. Queste caratteristiche rendono il mercato delle criptovalute adatto soprattutto agli amanti del rischio e alle realtà decisamente solide dal punto di vista economico, che quindi possono sostenere queste variazioni.